Intervista a un ladro di moto

Articolo Dueruote dicembre 2006

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  1. BlackForce
     
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    Riporto un vecchio articolo che gira sul web. Cito l'autore e la rivista dalla quale proviene. E' un classico copia&incolla, non una scannerata abusiva. Se il forum lo conosce già, i moderatori cancellino il tutto. Se per ragioni di copyright preferiamo non riportarlo, i moderatori facciano altrettanto!


    Mentre preparavamo l'inchiesta per il numero di dicembre di Dueruote, abbiamo incontrato un professionista dei furti che ci ha spiegato come si rubano le moto
    di Riccardo Matesic

    Il patto è che se lo incontriamo di nuovo non lo riconosciamo e non sappiamo chi è. Giorgio (il nome è di fantasia) è un ladro professionista di moto, uno di quelli che rubano moto buone. Ha accettato, su pressione di amici di amici, di incontrarci per darci un'idea di come si rubano i mezzi a due ruote.
    All'appuntamento si presenta un tipo normale, insieme a un amico che ci saluta a malapena. All'inizio c'è tensione, poi, piano piano, si scioglie.
    Iniziamo dalla prima domanda: come fate a rubare le moto con l'Immobilizer?
    "Il metodo più frequente è quello di caricarle sul furgone. In tre ci si mette un attimo. E non si dà neanche troppo nell'occhio. Poi con calma si può sostituire la centralina di serie con una
    codificata. Qualcuno gira anche con centraline scodificate che collega con fili volanti per far partire il motore. Qualche meccanico ha anche dei congegni che leggono la chiave originale. Così, se caschi nell'officina sbagliata, quello ti duplica la chiave e il trasponder. Poi, dai documenti risale al tuo indirizzo, e si viene a prendere la moto".
    - E con gli antifurto elettronici come fate?
    "Esiste il duplicatore di telecomandi antifurto; è sufficiente avere a portata di mano il telecomando per alcuni secondi e avvicinandoci il duplicatore se ne copia il segnale. Certi duplicatori ti permettono di fare questo anche a distanza. In altri casi basta un colpo secco sulla centralina dell'antifurto oppure sulla sirena. E ovviamente si riconosce il sistema per esperienza e si sa sempre cosa fare per neutralizzarlo. Per quelli elettronici ci sono dei sistemi che li mandano in tilt. Una volta si sperava che chi aveva montato l'antifurto non avesse preso troppe precauzioni nella dislocazione dei cablaggi: allora bastava spaccare una freccia e mettere in corto i fili, per mandare in tilt l'antifurto. Oggi le cose sono un po' più difficili e i ladri bravi hanno congegni che disturbano le centraline antifurto".
    Ma non c'è nulla che vi fermi? Neanche gli antifurto satellitari?
    "Per quelli basta andare a prendere la moto con un furgone schermato, così il GSM che fornisce la posizione della moto perde il segnale. Su Internet si trovano anche dei congegni che disturbano le trasmissioni GSM; roba sofisticata che usano le guardie del corpo di alcune personalità; ma per schermare un furgone bastano un po' di lastre di piombo, neanche troppo spesse". Insomma, alla fine è un fatto di convenienza: per una moto di buon livello che rende bene, si può scomodare anche un ladro raffinato, che mette in campo risorse tecnologiche non indifferenti.
    - Ma con le classiche serrature, come si fa?
    "Ci sono grimaldelli e chiavi simulatrici per tutti gli antifurto meccanici – jigglers è il nome corretto, ndr-. Si pagano anche poco; diciamo che si acquistano su internet ad un prezzo di 40-200 euro, a
    seconda del modello. Per le serrature tubolari (in uso a molti antifurto meccanici), ci sono i decoder. Anche questi non costano tanto, diciamo 150 euro. Le uniche serrature più difficili, sono quelle a sezione quadrata –le abloy, ndr-, perché richiedono una chiave falsa molto costosa".
    - Come si lavora con questi attrezzi?
    "Con i grimaldelli è un fatto di sensibilità. Si impara a muoverli per sbloccare la serratura. Per quelli un po' più moderni, il metodo migliore è nuovo: ci si infila una chiave alterata e si dà un colpo con un martelletto in una lega che crea una vibrazione particolare, sbloccando il cilindro. Un metodo distruttivo consiste anche nel forzare i pistoncini interni con una rotazione brusca della serratura; in tal modo i perni si rompono e permettono alla serratura di girare liberamente. Ci vogliono circa due secondi".
    Lo stupore nei nostri occhi evidentemente solletica Giorgio, che diventa un fiume in piena…
    "Per i classici lucchetti a "U" basta anche la lamiera di una lattina per aprirli. Diciamo che con 10 secondi si aprono: basta infilare un lamierino sottile intorno al perno, dalla parte che rimane attaccata al corpo del lucchetto".
    - Fra voi sono in molti a disporre di queste conoscenze e di queste attrezzature?
    "Ce ne sono. Poi quelli un po' più alla buona svitano i bulloni del disco e si portano via la moto così, andando piano. Ma rovinano il cerchio. E poi rischiano".
    - E' vero che usate anche al'azoto liquido?
    "È uno dei sistemi, perché se ci infili l'anello di una catena poi lo spacchi facilmente con il martello. Però è difficile girare con il contenitore dell'azoto liquido. Costa caro ed è pericoloso da usare. Per le serrature più scadenti è meglio allora utilizzare il propellente di alcune bombolette spray, che fa una reazione chimica che rende facile rompere i perni della serratura. Con poco sforzo. Ed è roba che si trova dal ferramenta a quattro soldi".
    Dunque, la sensazione è che non c'è modo per fermare i ladri. Tra l'altro, un'occhiata alla nostra moto davanti al bar, mentre andavamo via, e Giorgio ha sentenziato: "a parte l'immobilizer, quella ha delle serrature facili facili".
    Però non è così, perché montando più antifurto, magari in combinazione meccanico-elettronico, si costringe il ladro a lavorare di più. Gli portiamo via più tempo. Gli rendiamo la vita difficile, e forse, si rivolge a un'altra moto, piuttosto che alla nostra. Per i consigli su come
    evitare, per quanto possibile, di regalare la nostra moto a un balordo, vi rimandiamo all'articolo uscito su Dueruote di dicembre a pagina 124.
    Se invece avete la curiosità di vedere un sito che vende attrezzature per forzare serrature – riservato ai serraturieri professionisti! - date un'occhiata a Locksmith Tools (http://www.locksmith-tools.co.uk/) e ai suoi video dimostrativi. Ma mettendo le giuste parole chiave nei motori di ricerca vi garantiamo che si trovano anche siti pirata e siti di hackers delle serrature.
     
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22 replies since 4/11/2007, 22:24   30262 views
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